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Fabrizio Di Amato e il progetto Patrimonio d’Ingegno

Il Presidente Maire Tecnimont Fabrizio Di Amato e il valore della cultura dell’ingegno Made in Italy 

Il 15 gennaio 2019 si è svolta a Roma, presso il Museo nazione delle Arti del XX secolo (MAXXI), la presentazione ufficiale di “Patrimonio d’Ingegno”: il progetto curato dal Gruppo Maire Tecnimont, capeggiato da Fabrizio Di Amato, che punta alla valorizzazione della propria identità storica, tecnica e culturale, attraverso un lavoro di recupero del ricchissimo archivio societario, che raccoglie un vasto patrimonio di materiali raccontando decenni di storia delle costruzioni, in Italia e nel mondo.

“Il nostro Gruppo nasce dall’integrazione delle migliori conoscenze e competenze italiane del settore dell’ingegneria, e dal nostro impegno nel valorizzarle nel tempo: senza “memoria”, in fondo, è difficile stabilire se si stia percorrendo davvero la strada dell’innovazione.” Queste le parole di Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont, che da oltre trent’anni si occupa dello sviluppo e della crescita di uno tra i principali contractor di impiantistica, ingegneria oil&gas e petrolchimico su scala globale.

Nel 2004 l’expertise di Fabrizio Di Amato porta all’acquisizione di Fiat Engineering, attiva nei settori energia e infrastrutture civili, e da quel momento Maire Tecnimont si trasforma in general contractor, iniziando ad operare anche all’estero. Tutto inizia da qui: quello della ex Fiat Engineering è difatti il primo fondo archivistico recuperato e fruibile, ha un valore stimato pari a circa 26 milioni di euro, è vincolato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e raccoglie un patrimonio di progetti realizzati in collaborazione con grandi nomi dell’architettura e dell’ingegneria italiana ed internazionale. 

Durante la presentazione del progetto, il Presidente di Maire Tecnimont ricorda questo primo grande passo: “È cominciato tutto nel 2004, con l’acquisizione da parte nostra di Fiat Engineering. Ho scoperto che a Torino nella sede dell’azienda c’era un deposito di 2.600 metri pieno di documentazione. L’abbiamo studiata, catalogata, e ora è a disposizione di chi la voglia consultare. Un valore per la collettività e per noi, nella consapevolezza che il rispetto del passato è un esempio e una certezza per il futuro”.

“Questa è la prima tappa di un percorso che ci porterà ad un museo della nostra ingegneria”, così il Presidente di Maire Tecnimont descrive l’evento di presentazione di “Patrimonio d’Ingegno”. Simbolo del primo passo di un ambizioso programma che si concretizzerà nella realizzazione di un vero e proprio museo dell’ingegneria italiana, in forma di experience center, realizzato presso l’headquarter di Milano, comprensivo di tutti gli archivi delle diverse società del Gruppo, alcuni ancora in fase di catalogazione, a partire da quello di Tecnimont (erede del gruppo Montecatini–Montedison), di KT–Kinetics Technology, della olandese Stamicarbon, della tedesca TPI e dell’indiana Tecnimont Pvt Ltd. 

Fabrizio Di Amato sottolinea poi il lavoro complesso e costante dietro a questo importante progetto “Sarà un work in progress di cui periodicamente presenteremo i frutti. Stimiamo di inaugurare il museo tra circa due anni”.  L’archivio si compone di 7000 scatole, 6000 dossier e 65 mila microfilm, oltre ad appunti, report di progetti, fotografie. Quaroni, Danusso, Covre, Albini, Nervi, Morandi, Zevi, Aulenti, Gabetti, Isola, Piano, Halprin, Rogers, Krier, sono alcuni dei grandi nomi che hanno contribuito alle realizzazioni illustrate nelle pubblicazioni in due volumi che raccolgono “I Progetti Fiat Engineering 1931-1979” e “1980-2008” (Silvana Editoriale), selezione delle esperienze progettuali più significative che hanno segnato lo sviluppo industriale e civile del Gruppo. ”Siamo in grado di realizzare opere complesse in condizioni difficili anche nel nostro Paese” con queste importanti parole, Fabrizio di Amato, chiude il suo intervento. 

Hanno partecipato a “PATRIMONIO D’INGEGNO”, aperto dai saluti di Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura, Fabrizio Di Amato, Presidente e Azionista di riferimento del Gruppo Maire Tecnimont, Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato del Gruppo Maire Tecnimont, Luca Cordero di Montezemolo, Presidente ItaloTelethon, Manifatture Sigaro Toscano, Paolo Mellano, Direttore Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino, Tullia Iori, Professore di Storia dell'ingegneria strutturale, SIXXI, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Francesco Karrer, Professore di Architettura Urbanistica, Università degli Studi di Roma "La Sapienza”.